nel muro wiedenhofer

un’ulteriore costruzione, una trasformazione, un’aggiunta, un nuovo utilizzo di un pollaio, parte di un edificio storico situato nel centro di milland, vicino a brixen. l’idea di un ritiro, una camera per la riflessione, la meditazione, il riposo, il sogno, l’essere se stessi. tutti i nuovi componenti dell’edificio sono stati realizzati a mano e progettati con moderazione secondo il principio dell’ulteriore costruzione. i muri in pietra massiccia, gli intonaci sono stati puliti e restaurati, mantenuti nella loro tattilitá e completati solo nei vuoti o nelle transizioni. sono aggiunte che danno una nuova identità all’insieme, come la grondaia come elemento di design colorato e materico. la scala in calcestruzzo pigmentato nero, posizionata di recente, integra l’edificio nel paesaggio e ne diventa parte. si posiziona nel complesso prolungando il muro, che induce al ritiro all’aperto. una continuazione della costruzione del muro, del pieno. l’architettura è completata da un cerchio di cemento, un elemento paesaggistico, un’isola, un luogo in cui soffermarsi in mezzo alla natura non trattata. la copertura del volume galleggia in modo costruttivo sulla pietra, creando uno speciale spazio intermedio, leggerezza e riferimenti visivi. la pelle di lastre di alluminio saldate e non trattate è posata sopra di essa, creando un contrappunto artigianale. elementi particolari come la grondaia dettagliata dipinta di verde, il rosso ripreso dal contesto, i telai di porte e finestre formano un contrasto con il muro e creano un effetto che lo accentua. il telaio delle finestre fa da contrasto alla parete e crea un’unità. all’interno è stata collocata una scatola aperta in osb, dipinta di rosa chiaro. la linea sezionale della scatola attraversa l’ambiente, diventando rivestimento, cucina e bagno e, nonostante lo spazio minimo (15 m2), crea leggerezza all’interno. uno spazio concentrato, mutevole, che risiede in se stesso: uno spazio per lavorare, dormire e sognare.

wiedenhofer