emergere pacherhof nuova cantina

il progetto del pacherhof nasce in un primo momento con un attento restauro della vecchia cantina, che si trova nel piano interrato del maso esistente. un’accurata rilettura delle tracce storiche ha determinato le linee dell’intervento che sottolinea e arricchisce gli spazi esistenti con l’uso di pochi elementi funzionali e materiali semplici, come il legno e l’acciaio. il successivo ampliamento, utilizzato per la produzione del vino, è segnalato da una torre piramidale, rivestita di pannelli di bronzo brunito, un materiale che invecchia e cambia con il passare del tempo, a richiamare i colori mutevoli della pietra e delle montagne circostanti. il volume accoglie al suo interno gli spazi per un ufficio/laboratorio e una sala degustazione, al primo piano, e il punto di raccolta del vino al piano inferiore; segnato da poche aperture poste a filo per mantenere intatta la superficie delle facciate. la nuova cantina, posta al piano interrato, gioca sul contrasto tra l’acciaio dei serbatoi e l’intonaco bianco di grana ruvida, ed è collegata tramite uno stretto passaggio a quella esistente, dove sono ancora custodite le botti di rovere. le due strutture trovano così modo di dialogare tra loro armoniosamente e nel completo rispetto dei propri spazi, giocando con il contrasto e le assonanze dei materiali, e di formare un unico grande luogo dedicato al vino, alla sua produzione, al suo consumo e alla sua vendita, in quelle forme attente tipiche dell’ospitalità e delle tradizioni locali.

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